Francobolli
. . . hanno sempre attratto la mia attenzione: piccoli pezzetti di carta tutti colorati.
Ricordo che alle medie (1977) partecipai ad un
concorso indetto dalle Poste Italiane XX Giornata del francobollo, per la
realizzazione di un disegno che rappresentasse l’Europa Unita.
Il vincitore del concorso (non fui io) avrebbe
visto trasformare il proprio disegno in un francobollo, io dipinsi una grossa quercia che con le sue
radici reggeva il mondo (l’emisfero in cui si vedeva l’Europa.)
Vinsi ugualmente un premio, un album di francobolli da collezione, che tutt'ora conservo.
A distanza di tempo ho cercato su internet
traccia di quel concorso , ma forse trascorso troppo tempo.
Torniamo all’oggetto di questo Post .
Iniziai da prima a collezionare francobolli negli
album . . . poi abbandonato questo metodo di conservazione ho iniziato a rioporre in una scatola, tutti quelli che trovavo.
Staccavo i francobolli dalla busta, con il vapore, poi li facevo asciugare fra due fogli di carta assorbente.
Staccavo i francobolli dalla busta, con il vapore, poi li facevo asciugare fra due fogli di carta assorbente.
Diversi anni dopo, desideravo avere una cartella
porta disegni (acquerelli, tempere
carboncino etc.) che fosse
originale, quindi gli ho attaccati tutti ad una vecchia cartella che avevo in
casa.
Attaccati tutti li ho fissati con spray trasparente .
Tanta pazienza... tanto tempo... tanti francobolli.
Anche oggi ,se mi capita fra le mani un bel
francobollo, non riesco a resistere e lo stacco.
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